mercoledì, agosto 20, 2008

il popolo delle tre

Oggi sono uscito di casa alle tre, cosa che non faccio mai praticamente, a quell' ora sono a casa e la mia giornata è appena cominciata (ho qualche problemino col sonno e quindi non faccio proprio una vita regolare), o al massimo sono all' università, ed anche in quel caso la mia giornata sta cominciando siccome non arrivo mai all' università prima dell' una. Insomma è rarissimo che a quell' ora sia per strada. Oggi però si, perchè dovevo andare in centro a prendere delle meccaniche per la chitarra, tra l' atro ho fatto un viaggio a vuoto perchè i due o tre negozi dai quali mi rifornisco erano ancora in ferie, e sono uscito alle tre perchè ho approfittato per stare fino alle cinque con Amica appena tornata dalle vacanze. A quell' ora c'è un popolo per strada che nelle altre ore in qualche modo è nascosto dal rumore della città. Alle tre no, alle tre non c' è rumore, per strada non c' è nessuno, tutti a casa o a lavoro, le strade sono vuote, ed alcuni negozi ancora devono riaprire, e c' è un popolo strano, quasi assurdo: il barbone che dorme su di una panchina; i vecchietti desolati che non hanno un cazzo da fare; i disoccupati nullafacenti che nulla vogliono fare; persone con vari problemi di tossicodipendenza; mamme un po' logore con figli a carico, sempre molti.....c' è tutta la desolazione della città. Forse perchè se stai bene mica giri per strada alle tre, o sei a lavoro o sai che non c' è nessuno e quindi che ci vai a fare per strada. Però questi personaggi assurdi ci sono, e non possono essere che lì, e nelle altre ore non li noti, forse perchè c' è troppa gente e rumore che ti distrae, o forse perchè vai di fretta verso casa e non ti frega di niente. Forse sono io che noto queste cose...non lo so, ma il popolo delle tre è fatto di gente strana che non vedresti alle otto di sera, non la vedresti così chiaramente, così libera. Per il resto la giornata è stata triste, mi ha dsolato vedere la citta così vuota e spenta alle sei e mezza di sera, perchè si è fatto quell' ora fra una cosa e l' altra, senza nessuno, solo coi turisti che vagavano come coglioni, i negozi chiusi, ancora molti, senza casino, senza rumori e voci, senza traffico. Pensavo di trovarla gia in moto, e ferma così mi ha fatto tristezza, inaspettatamente devo aggiungere. Inoltre verso casa una ragazza è svenuta nel buss, mentre io ascoltavo nel mp3 Use You di Dave Gahan a tutto volume, non sentivo niente, vedevo solo le labbra delle persone che si muovevano. In quel momento, solo in quel momento, mi sono sembrate troppe. Triste oggi e sopratutto inutile, mi tocca aspettare lunedì per le mie meccaniche.

p.s. Il mio amico Raffaele ha scoperto lui il Salento, vuole che voi lo sappiate, ed io lo scrvio. E' stato lui a scoprire il Salento!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' uscito a camminare nell'ora della Siesta Sor Johnny...la siesta esiste ovunque tranne che a Venezia, questo è un dato di fatto...io mi ricordo che sin da piccola non ho mai fatto il pisolino al pomeriggio e la mamma hai voglia a provare a tenermi in casa, non ce n'era per nessuno che io prendevo la bici/il cavallo/i pattini/i piedi...e uscivo quando tutti dormivano. Era bellissimo per me...avevo tutta una città libera.
A Venezia Venezia invece non è così...i turisti ci sono sempre, estate inverno mattina pomeriggio sera...ma questo fa della città una città sicura.
Buona giornata
Capitana

johnny ha detto...

Nemmeno io ho mai ftto la sista, or del gorno che men sopporto.......e poi si usciva da piccoli crescndo ho perso questa abitudine come molt altre purtroppo!Buona girnata, anzi buona erata!

johnny ha detto...

Nemmeno io ho mai ftto la sista, or del gorno che men sopporto.......e poi si usciva da piccoli crescndo ho perso questa abitudine come molt altre purtroppo!Buona girnata, anzi buona erata!