lunedì, gennaio 05, 2009

ancora una

CANTO SULLA GIUSTIZIA E SULLA ESPIAZIONE(titolo)
Non vi è odio in me
e mi dispiace,
non un filo di vento
ma è tutto calmo.
Solo amaro ed un po’
di bruciore agli occhi.
Ma non mi da niente!
Non mi rimane.
Solo polvere fra le
mani ed addosso.
Dimenticata.
Come le parole,
perse, vuote, lungo la strada.
Persino questo mi
hanno portato.
Il cuore pieno di paglia
senza più spazio.
Tu che credevi di colpire.
Conserva pure tutto
e spendilo per chi verrà.
Il tempo fa giri immensi
ma non ritorna.
Tanto non lo riconoscerei.
Nemmeno il sollievo del
rancore rimarrà fra noi.
Quando crederai di
poter tornare avrai
il tuo riscatto.
Ma non servirà.
Mi volterò per cercare
altro vento.

...le feste sono spesso un periodo di ricordi e di rincontri. Io nel mio ho confermato ciò che sapevo già, che certe cose non si possono riparare e certi amici non si recuperano. Quindi una poesia sulla rinuncia, sul distacco di quando questo distacco è avvenuto. A voi se vi va.

4 commenti:

Veggie ha detto...

Sento tanta empatia in questa poesia... purtroppo... Purtroppo è vero che certe cose non si possono riparare e certi amici non si recuperano... Direi che c'è proprio una persona a cui potrei dedicare questa poesia... con tutta la tristezza del mondo...
"...and now, I wonder how it would be, the moment was there but we lost it..."

Clelia ha detto...

I distacchi fanno parte della vita. Quando finisce anche il rancore rimane solo l'indifferenza e tutto si cancella.

Splendidi come al solito i tuoi versi

Anonimo ha detto...

..bella poesia,
come sempre ;-)
il solito brivido mi ha massaggiato l'anima. grazie.

un abbraccio.

La Ely ha detto...

Mi piace molto come hai calibrato ogni parola. La poesia è sintesi e tu hai questo dono.
Solo un verso non mi è piaciuto: "Il tempo fa giri immensi/ma non ritorna"..è un po' da canzonetta, diciamo (per quanto le canzonette veicolino grandi verità).
Il resto è assai equilibrato e BELLO.